Spaghetti Guanciale e Acquavite
Nel 1824 nell'opera del poeta e commediografo napoletano Antonio Viviani compare per la prima volta il termine "spaghetti", inteso come vezzeggiativo della parola "spago", le fonti letterarie anteriori invece descrivono lo stesso alimento come "vermicelli", "maccheroni" o "maccaroni", anche se quest'ultimi hanno una forma totalmente diversa, ossia un generico tipo di pastasciutta corta di forma tubolare interamente vuota perchè s'impregni meglio del sugo con cui viene accompagnata, in genere la sua lunghezza è di 6 cm. La parola "maccherone" è di origine meridionale, più precisamente Campana.
Detto ciò e c'è ne sarebbe da raccontare sulla storia della pasta, passiamo alla descrizione del primo piatto che vado a proporvi questa sera.
Per prima cosa procuratevi un buon distillato e del gustoso guanciale. I distillati, derivati dalla distillazione di un liquido zuccherino fermentabile, per definizione fanno parte delle "bevande spiritose" ovvero bevande alcoliche destinate al consumo umano, hanno caratteristiche organolettiche particolari ed una gradazione alcolica che si aggira intorno al 15% vol.
Per cui usare con parsimonia!
Che differenza c'è tra "Grappa" e "Acquavite"?
Che differenza c'è tra "Grappa" e "Acquavite"?
"Acquavite" è un termine generico ed è sinonimo di "distillato".
Occorre quindi specificare da quale materia prima è stata ottenuta: la Grappa per esempio è un'acquavite di vinaccia, il brandy è un'acquavite di vino, la vodka di patate, il whisky di cereali, il rhum di canna da zucchero e così via.
Occorre quindi specificare da quale materia prima è stata ottenuta: la Grappa per esempio è un'acquavite di vinaccia, il brandy è un'acquavite di vino, la vodka di patate, il whisky di cereali, il rhum di canna da zucchero e così via.
Ingredienti per 4 persone:
-320 gr di spaghetti
-150 gr di guanciale
-1/2 bicchiere di acquavite (grappa)
-1/2 bicchiere di acquavite (grappa)
-2 pomodorini pachino
-1 spicchio d'aglio
-pecorino q.b.
-50 gr di burro
-acqua o brodo q.b.
-sale, pepe q.b.
Procedimento:
Ho scelto di diminuire la grammatura a porzione della pasta perchè essendo un piatto abbastanza calorico tenderebbe ad appesantire troppo lo stomaco, i grammi sarebbero 100 per commensale, ma regolatevi in base alla fame e alla vostra all'alimentazione. Era una piccola parentesi.
Portate ad ebollizione una pentola d'acqua, nel mentre tagliate a listarelle il guanciale e a metà i pachino. Scaldate il burro in un tegame antiaderente e rosolatevi l'aglio tritato e la carne fino a doratura, successivamente sfumate con l'acquavite e non appena l'alcool inizierà ad evaporare potrete notare la consistenza di un sughetto cremoso, a questo punto aggiungete i pomodori e il pepe e continuate la cottura per 5 minuti con un bicchiere d'acqua (calda) o brodo se ne avete già pronto. Aggiustate di sale se necessario. Attenzione, il guanciale di per sè ha un sapore caratteristico.
Salate l'acqua e buttate la pasta, io consiglio di salare l'acqua poco prima di cuocere alcuni alimenti, perchè essa evaporando diventa troppo salata.
Dopo 8 minuti scolate gli spaghetti e versateli nel sughetto gustoso che avete appena preparato e cospargete di formaggio pecorino.
Se non vi piace la pasta al dente prolungate la cottura fino a 10-12 minuti.
Buon appetito!
Per chi volesse approfondire le conoscenze e scoprire curiosità sulla pasta "ieri e oggi" e com'era intesa nella letteratura, vi lascio il link in descrizione. http://www.pasta.it/storia.htm
Il guanciale è la parte del maiale che va dal collo alla guancia, un pezzo di carne percorso da venature magre e di grasso pregiato, diverso dal grasso del dorso (lardo) e dal grasso del ventre (pancetta).
-1 spicchio d'aglio
-pecorino q.b.
-50 gr di burro
-acqua o brodo q.b.
-sale, pepe q.b.
Procedimento:
Ho scelto di diminuire la grammatura a porzione della pasta perchè essendo un piatto abbastanza calorico tenderebbe ad appesantire troppo lo stomaco, i grammi sarebbero 100 per commensale, ma regolatevi in base alla fame e alla vostra all'alimentazione. Era una piccola parentesi.
Portate ad ebollizione una pentola d'acqua, nel mentre tagliate a listarelle il guanciale e a metà i pachino. Scaldate il burro in un tegame antiaderente e rosolatevi l'aglio tritato e la carne fino a doratura, successivamente sfumate con l'acquavite e non appena l'alcool inizierà ad evaporare potrete notare la consistenza di un sughetto cremoso, a questo punto aggiungete i pomodori e il pepe e continuate la cottura per 5 minuti con un bicchiere d'acqua (calda) o brodo se ne avete già pronto. Aggiustate di sale se necessario. Attenzione, il guanciale di per sè ha un sapore caratteristico.
Salate l'acqua e buttate la pasta, io consiglio di salare l'acqua poco prima di cuocere alcuni alimenti, perchè essa evaporando diventa troppo salata.
Dopo 8 minuti scolate gli spaghetti e versateli nel sughetto gustoso che avete appena preparato e cospargete di formaggio pecorino.
Se non vi piace la pasta al dente prolungate la cottura fino a 10-12 minuti.
Buon appetito!
Per chi volesse approfondire le conoscenze e scoprire curiosità sulla pasta "ieri e oggi" e com'era intesa nella letteratura, vi lascio il link in descrizione. http://www.pasta.it/storia.htm
Il guanciale è la parte del maiale che va dal collo alla guancia, un pezzo di carne percorso da venature magre e di grasso pregiato, diverso dal grasso del dorso (lardo) e dal grasso del ventre (pancetta).
Per definirsi guanciale, il maiale deve avere almeno 9 mesi di vita, una volta ricavato il pezzo di forma triangolare, esternamente viene condito con sale, pepe, salvia, aglio e rosmarino (ingredienti che possono variare in base alla zona di produzione) per passare alla stagionatura minima di 3 mesi per la formazione della crosta, mentre la parte interna assumerà un sapore più intenso.
Per questi motivi sul mercato il guanciale lo si trova a prezzo maggiore rispetto al lardo e la pancetta.
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